venerdì 3 dicembre 2010

in memoria del Camerata PAOLO SIGNORELLI VITTIMA DELLA REPRESSSIONE DEMOCRATICA ED ANTIFASCISTA!!!

Ciao Paolo

Oggi sono triste. So che queste cose non Ti fanno piacere, ma non riesco a vincere la tristezza. Un pezzo della nostra storia si chiude con Te,con la Tua persona, con la Tua figura.

In questi ultimi anni, hai saputo costruire un riferimento culturale e politico per tanti e soprattutto hai saputo mostrare il Tuo vero volto: schiena dritta, sguardo sicuro e scanzonato, atteggiamento un po’ guascone ed un po’ strafottente per dire al mondo intero “nonostante tutto sono ancora qua”.

Nella vita non ci siamo mai amati, stimati forse, rispettati sicuramente. Eppure ho il magone, come se un pezzo della mia carne si fosse staccata, come se finisse qualcosa di cui non ci siamo mai resi conto: quel cordone ombelicale invisibile che ci lega a prescindere da tutto. E’ lo stesso cordone che negli anni bui della persecuzione e della repressione ci ha fatto trovare fianco a fianco, negli scontri di piazza per riaffermare il nostro diritto ad essere presenti, nelle carceri per rivendicare la nostra volontà di uomini liberi, nei tribunali per ritrovare il perduto senso della Giustizia.

Anche se il più delle volte da posizioni differenti, ci siamo sempre ritrovati quando la situazione lo richiedeva, quando l’interesse delle nostre idee lo imponeva.

Sei un GRANDE Paolo, per la dignità con cui hai saputo affrontare le avversità, per l’esempio di coerenza e continuità che, in modo particolare in questi ultimi anni, ci hai dato. Per questo sei sempre stato amato dai giovani e lo sarai ancora di più negli anni a venire.

Di te mi piace ricordare una pagina gioiosa, quando neoeletto consigliere comunale a Roma celebrasti il mio matrimonio: il tutto iniziò, alla vista della fascia tricolore che Ti cingeva, con l’esclamazione di Walter “A Paolo me pari un uovo di Pasqua” e finì con una furibonda battaglia con le bucce del cocomero cui prendemmo parte tutti quanti.

Tu hai saputo essere serio ed ironico, professionale e scherzoso, provocatorio ed al contempo accattivante, hai saputo lasciare un segno indelebile nel cuore e, permettimi, nello spirito di molti. Domani sarò al rito che vogliono attribuirti, questa sera però cercherò di starti vicino a modo nostro bevendo un bicchiere di buon vino come ai bei tempi quando, nascosti in stanze fumose, studiavamo come si poteva rendere migliore il mondo.

Che dire! Se avessi fatto parte di coloro che si sono venduti oggi tutti direbbero che il mondo ha avuto una grande perdita, ma siccome non hai mai piegato il capo noi soli possiamo dire che tutti insieme, i caduti per le idee e coloro che non si sono arresi, continueremo a marciare per donare al mondo civiltà e speranza.

In alto i cuori.

Adriano Tilgher


MI UNISCO AL DOLORE DELLA FAMIGLIA PER LA PERDITA DI UN GRANDE UOMO, DI UN GRANDE MAESTRO DI LEALTA' E COERENZA, CIAO PAOLO




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sabato 13 novembre 2010

FINIANI A CASA!!!!!

13 nov 2010
Tutto era cominciato con la guerra privata di Fini a Berlusconi.E un nutrito gruppo di parlamentari, terrorizzati dall’idea di andare a votare, con la matematica certezza di non essere ricandidati per manifesta incapacita’ elettorale e politica, si erano rifugiati sotto l’ombrello di Fini per evitare di sciogliere il Parlamento e andare a casa (non tutti ce l’hanno a Montecarlo).Risultato del capolavoro finiano: se il Senato da’ la fiducia e la Camera la nega, non c’e’ spazio per nessun governo e si torna alle urne.Risultato numero due: le elezioni diventano un referendum pro o contro Berlusconi. Quelli di “destra” che ai sondaggisti oggi rispondono Fli, voteranno per il centrodestra per non far vincere la sinistra. Quelli di sinistra che sembrano attratti dal cognato di Tulliani torneranno sui loro passi per non far vincere Berlusconi.Risultato numero tre: Fini sara’ stramazzato dal voto utile e fra qualche tempo sara’ dimenticato come Mario Segni.Intanto, il Paese paga l’irresponsabile gioco al massacro ordito da questo signore disinvolto che martedi’ decidera’ alla Camera quando si discute la mozione che vuole lui; la sera prima sara’ stato da Fazio e Saviano a discettare con un altro leader politico – Bersani – che come lui vuole la caduta del governo (e non credo che esistano precedenti di presidenti della Camera invitati in trasmissione con altri soggetti di partito).Fini finira’.
E l’Italia avra’ la responsabilita’ di far cessare definitivamente la pratica del ricatto in politica.
Per questo noi ci saremo.
Con la lealta’ che e’ la nostra bandiera di vita.
E prima o poi dovrai incontrarci in una trasmissione televisiva….



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sabato 30 ottobre 2010

30 ott 2010

Qualcuno dice che ‘sta storia di Montecarlo e’ finita; qualcun altro che ha stufato; altri ancora che Fini e’ protetto. Ma non c’e’ motivo per tacere. Basterebbe una chiacchierata – come ho fatto io stamane dopo la lettura dei giornali – con Roberto Buonasorte e Marco Di Andrea, i due esponenti de La Destra che hanno denunciato la vicenda a Palazzo di Giustizia(?).
Ebbene, non ci posso credere. Gia’ i quotidiani mi avevano lasciato sbigottito. Tutte le carte pubblicate sulla stampa fanno trapelare piu’ di qualche dubbio sulla richiesta di archiviazione dei pm. Ma quello che ho appreso nelle quattro ore con Buonasorte e Di Andrea fa capire che la partita non e’ affatto chiusa e che c’e’ abbondanza di elementi per chiedere e ottenere dal Gip un’indagine piu’ approfondita.
Anzitutto la stranezza dell’iscrizione di Fini (e Pontone) sul registro degli indagati per truffa lo stesso giorno della richiesta di archiviazione. Nemmeno 24 ore per uno straccio di istruttoria sull’eccellente presidente della Camera? La forma e’ sostanza, disse qualcuno, ma evidentemente non e’ stato ascoltato a piazzale Clodio. Dove, evidentemente, non hanno dato peso ai vari interrogatori in cui i testi sostengono – stando a quel che mi e’ stato riferito – che Fini in persona ha stabilito prezzo e luogo della stipula del contratto di vendita con la societa’ off-shore. E’ cosi’ il povero Pontone si e’ trovato in uno studio notarile a Montecarlo di fronte a persone sconosciute – risulta dal contratto – che hanno versato, in contanti, trecentomila euro. Non vedo, non sento e soprattutto non parlo…
Risultano identiche – scrivono i pm – le firme di chi affitta la casa a Tulliani e di chi la occupa (Tulliani stesso). Fini aveva videodetto che se fosse risultata la proprieta’ di Tulliani si sarebbe dimesso da presidente della Camera: e’ sufficiente l’attestazione della Procura e non piu’ del solo ministro di Santa Lucia che e’ andata cosi’? Poi c’e’ spazio per la satira. L’amministratore che vende (incaricato di Fini) dice che la casa puzzava. Il capo della segreteria di Fini (Lamorte) dice che la casa puzzava. La segretaria particolare di Fini (Rita Marino) dice che la casa puzzava. Oltre al costo del deodorante, che cos’altro ha impegnato le casse di Tulliani per renderla meno “fatiscente”, visto che non c’e’ agli atti uno straccio di prova a dimostrare lo stato postbellico di un appartamento venduto ad almeno un terzo del suo valore? Sempre stando alla tesi della Procura, insomma, il prezzo non e’ giusto e, diciamo, la perizia non e’ stata fatta da Iva Zanicchi, che potrebbe essere sospettata di partigianeria.
Ma c’e’ altro: la segretaria di Fini, che questa estate era in vacanza non a Santa Lucia ma sulla luna, arriva a dire di aver letto il famoso comunicato di Fini di agosto solo quando glielo hanno mostrato i magistrati, cioe’ il 15 settembre scorso. Non ne sapeva nulla, e’ una donna discreta, non si informa…
Tutto questo, ovvero i “testi” legati a Fini da rapporti politici e di dipendenza, e’ sufficiente a chiedere l’archiviazione. Nemmeno una parola, una domanda, un dubbio – ed e’ quanto emerge con chiarezza da atti di bilancio che la Procura evidentemente ha guardato distrattamente – su come sparisce un bene donato per la buona battaglia, vendendola ad una societa’ offshore che lo piazza ad un’altra e finisce al cognato.
E c’e’ tantissimo altro ancora.
Ma Buonasorte e Di Andrea non me lo hanno detto. Lo scriveranno in opposizione all’archiviazione. Magari ce lo facciamo raccontare sabato prossimo, 6 novembre, alla nostra manifestazione di Roma. Se la giustizia e’ in nome del popolo italiano, che il popolo sappia…
P.S. Abbiamo scoperto che Anna Maria Colleoni è nata il il 26 Luglio del 1934.26 Luglio come la Destra…

FRANCESCO STORACE



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giovedì 28 ottobre 2010

LXXXVIII

XXVIII
X
MCMXXII


LE RADICI PROFONDE NON GELANO MAI!


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domenica 24 ottobre 2010

Messaggio all'Italia

24 ott 2010

Dopo 16 anni di servizio, Fini si rivolta come uno schiavo qualsiasi e scopre la virtù del ribaltone, coccolato da D’Alema.

É una politica che fa sempre più schifo agli italiani.

Berlusconi prenda coraggio e osi.

Convochi uno ad uno i senatori che ha nominato, blindi Palazzo Madama e porti il Paese alle urne.

Non se ne puo’ piu’ delle manfrine finiane.

Non ne abbia timore: a Fini ci pensiamo noi.

Domani, ad esempio, a Milano ci sarò anch’io: Fini parlerà ai rancorosi che raccatta in giro; io mi rivolgerò ai telespettatori di Telelombardia per spiegare che cosa faremo noi dal 6 novembre con la manifestazione di Roma.

FRANCESCO STORACE



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sabato 16 ottobre 2010

IL 6 NOVEMBRE TUTTI A ROMA!

14 ott 2010

Non sara’ una delle consuete manifestazioni che si svolgono nella politica di questi tempi.
Sabato 6 novembre, la Destra ha convocato un grande incontro popolare che si terra’ a Roma, al Salone delle Fontane, all’Eur, dove celebrammo il primo, bellissimo, partecipato nostro congresso nazionale.
E ci ritroveremo con tante migliaia di persone per un altro, nuovo appuntamento tricolore.
Ci ritroveremo per fare politica. Per lanciare una proposta di buona politica.
Abbiamo cominciato a parlarne nell’esecutivo riunito ieri e nei vari incontri di questi giorni. Sara’ un evento che dovra’ caratterizzarsi per affermare che cosa vuol dire militare a destra e che cosa La Destra vuole offrire a questo nostro travagliato popolo.
La nostra manifestazione si svolgera’ in contemporanea col raduno dei finiani che hanno scelto Perugia – piccola piazza rossa – dove lanceranno nuove castronerie politichesi. Hanno scoperto l’antiberlusconismo con un po’ di ritardo, immaginando di far dimenticare i troppi tradimenti della nostra identita’.
Noi abbiamo un progetto piu’ ambizioso delle bizzarre giravolte dell’onorevole Fini.
Noi sentiamo di avere il diritto e il dovere di puntare a far ragionare quanti negli anni si sono trovati – per scelta politica – a destra, ed oggi si sentono smarriti.
Nei prossimi giorni pubblicheremo la piattaforma della nostra proposta politica per la manifestazione del 6 novembre. Nel territorio si stanno gia’ organizzando pullman da tutto il Paese, le segreterie regionali e provinciali sono mobilitate per l’appuntamento di Roma. Prevediamo, per ora, quattro interventi, nella manifestazione alla quale si comincera’ ad affluire alle 15 e che sara’ conclusa da uno spettacolo. Parleranno Dario Rossin, che guida La Destra in citta’ e in Campidoglio; Roberto Buonasorte, segretario provinciale della Federazione; il presidente Buontempo e il sottoscritto.
Dal 6 novembre l’Italia avra’ ancora piu’ chiara qual e’ la nostra meta; che non e’ solo un partito; ma l’affermazione delle nostre idee e il loro diritto di cittadinanza. Nel nome di un’identita’ che nessuno e’ riuscito a cancellare.
Continueremo a parlarne….


FRANCESCO STORACE



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domenica 10 ottobre 2010

ONORE AGLI ALPINI CADUTI

ONORE AI CADUTI IN AFGHANISTAN

MAI PIU' SANGUE ITALIANO VERSATO PER LE GUERRE ALTRUI

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